La Professoressa Ester Macrì dell’Università di Firenze affronta il tema del bullismo e del cyberbullismo.

Un fenomeno purtroppo in crescita negli ultimi anni in crescita costante – spiega la Docente – è quello del cyberbullismo, quindi una forma di bullismo che rispetto al bullismo tradizionale trova il suo teatro, il suo palcoscenico nel mondo digitale; in particolare trova la sua collocazione primaria nel mondo dei social network e soprattutto in quelli più utilizzati dalle giovani generazioni e dai ragazzi più piccoli, quindi Instagram, TikTok e non solo.

Il cyberbullismo consiste in una serie di atti, a volte anche persecutori, offensivi ai danni di una persona – di un ragazzo o una ragazza. Queste azioni possono essere ripetute nel tempo e possono svolgersi sia privatamente, attraverso messaggi privati, minacce, a volte anche dei veri e propri ricatti, sia pubblicamente, attraverso commenti offensivi alle foto e prese in giro oppure attraverso la divulgazione di materiale anche privato.

Sono tante le forme di cyberbullismo rispetto al bullismo tradizionale; il problema è che queste azioni non sono localizzate nel tempo e nello spazio in maniera limitata, ma trovano una continuità, che è l’enormità dello spazio digitale, e quindi possono essere davvero reiterate nel tempo e senza limiti né di spazio né di tempo; questo per la vittima è molto problematico.

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