La Professoressa Ester Macrì dell’Università di Firenze illustra l’argomento della e-healt.

La tecnologia – spiega la Professoressa – ci sta aiutando sempre di più anche ad avere una migliore salute. L’ambito della e-health, quindi della salute digitale, si sta molto ampliando negli ultimi anni anche con l’avvento di nuove tecnologie e sicuramente avrà una spinta ulteriore con il consolidamento del 5G e degli strumenti di realtà aumentata.

La salute digitale ha un suo sviluppo in vari settori, che vanno dal settore più gestionale, ad esempio di prenotazione delle visite, per cui questa fase viene sempre più digitalizzata attraverso dei portali su cui è possibile prenotare – pensiamo al servizio di prenotazione del vaccino ad esempio per il Covid, ma molti altri; al settore della prevenzione, quindi nel monitoraggio e nella prevenzione. Poi si amplierà sempre di più anche nel settore dell’intervento e dell’ospedalizzazione e delle cure, soprattutto con l’avvento di strumentazioni legate anche alla realtà aumentata, per cui sarà sempre più possibile anche utilizzare questa tecnologia, ad esempio all’interno di operazioni molto complesse; questo viene già fatto, ma nei prossimi anni anche questa propensione aumenterà sempre di più.

Lo sviluppo ulteriore è poi quello della sensoristica, applicata al paziente attraverso quella che si chiama anche “internet of things”, per cui avremo sempre più dispositivi che, utilizzandoli quotidianamente, ci faranno dei report sul nostro stato di salute e ci permetteranno di monitorare alcuni livelli anche in modo da prevenire alcune patologie o tenerne sotto controllo altre. Per alcune patologie, ad esempio per il diabete, i sensori sono già una cosa di uso comune che sta migliorando anche la vita dei pazienti, i quali possono quindi tenere sotto controllo il proprio livello glicemico quotidianamente 24 ore su 24 tramite un sensore controllabile da smartphone. Questa cosa, che sembra un po’ “di frontiera”, presto sarà di uso comune e permetterà davvero di prevenire tante malattie e tante patologie.

Il piano nazionale di ripartenza e resilienza prevede proprio dei fondi per lo sviluppo di questo tipo di sensoristica e di e-health; sarà quindi molto interessante vedere negli anni a venire che cosa sarà sviluppato in questo senso.

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