Il professor Alberto Banfi, Professore ordinario di economia degli intermediari finanziari nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, illustra il concetto di transizione energetica.

Per transizione energetica – spiega il Professore – si intende quel passaggio, quindi quel processo molto importante, che porta ad avere fonti di produzione di energia che da non rinnovabili diventano rinnovabili. Ad esempio fonti non rinnovabili possono essere il gas, il petrolio, mentre una fonte rinnovabile – dunque anche meno inquinante, più efficiente – è ad esempio l’energia eolica.

Quindi il passaggio – questa “transizione energetica” – è fondamentale: da energia non rinnovabile a energia rinnovabile. Tuttavia tale passaggio ha tutta una serie di difficoltà, si pensi ad esempio che produrre l’energia cosiddetta non rinnovabile nonostante tutto costa di meno rispetto all’energia rinnovabile, perché l’energia rinnovabile ha bisogno di importanti investimenti, ha bisogno di far comprendere agli utilizzatori che ci sono anche degli effetti collaterali di costruzione di impianti. Però nel lungo termine l’energia rinnovabile sicuramente ha un vantaggio, dunque il passaggio da un sistema di energie non rinnovabili a rinnovabili ha tutta una serie di vantaggi. Un fattore da considerare è quello di valutare quant’è il costo dell’energia, poiché i prezzi dipendono – soprattutto per il petrolio, il gas ecc. – da numerosi fattori esterni, quindi questo può condizionare molto la scelta di quale energia si vuole utilizzare.

Poi c’è il fatto che sta aumentando moltissimo l’uso di energie nel mondo e quindi bisogna cercare anche delle fonti alternative.

È certo che il passaggio da un sistema basato sull’energia non rinnovabile a quella rinnovabile non è una cosa semplice. Il nostro paese ci sta lavorando, è già arrivato ad avere una quota importante di energia rinnovabile, a questo non basta perché aggiungere “un pezzettino” comporta dei costi, delle necessità di investimenti via via crescenti. Inoltre l’obiettivo della transizione energetica necessita di alcuni punti fondamentali:

  • prima di tutto occorre la collaborazione di tutti in questo passaggio;
  • poi è necessario che gli investimenti per produrre queste nuove fonti di energia siano investimenti in qualche modo incentivati, sostenuti anche dalla decisione pubblica;
  • poi non va dimenticato che, come detto, l’energia tradizionale non rinnovabile costa di meno rispetto all’energia rinnovabile;

infine, è comunque necessario che in questo passaggio ci sia una cultura del risparmio energetico che deve riguardare tutti.

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Young Factor

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